"Il misterioso enigma del calendario di Coligny diventa punto di partenza per riscoprire l'armonia della Natura. Luna e Sole danzano nel cielo seguendo una meccanica celeste che druidi ed astronomi di ogni tempo descrivono in elaborati calendari. Questo saggio fornisce una possibile soluzione, un modo per far tornare a funzionare un antico calendario celtico in uso ai tempi di Giulio Cesare."
CONTIENE
Calendario di Coligny Tradizionale
da saeculum 70 fino a settembre 2360
(inizio degli anni celtici)
Calendario Druidico Moderno
da saeculum 70 fino a ottobre 2103
(inizio di tutti i mesi)
"Il calendario Gallico di Coligny e' un'epigrafe in lingua gallica incisa con caratteri latini su tavola in bronzo, risalente alla fine del II secolo d.C., contenente un antico calendario gallico rinvenuto nel 1897 a Coligny, nei pressi di Lione. E' costituito da una lastra di bronzo lunga 148 cm e alta 90 di cui si conservano 73 frammenti; presenta sedici colonne con i mesi per un arco di tempo di cinque anni solari. Il calendario Gallico di Coligny, con le sue 2021 righe distribuite su 16 colonne, e' il documento piu' cospicuo, per estensione del testo, tra le peraltro rare testimonianze scritte delle lingue celtiche continentali. Il calendario rappresenta tutti i mesi dell'anno celtico, di 30 o 29 giorni, divise in due quindicine numerati in cifre romane (15+15 o 15+14) con annotazioni relative alle feste o all'indicazione dei mesi buoni (nel senso di "completi", indicati dalla parola MAT(U) sul calendario per i mesi pari) e cattivi (nel senso di "incompleti", indicati dalla parola ANM (ATU), per i mesi dispari). Ciascun giorno, corrispondente a una riga, e' preceduto da un foro in cui inserire il segnacolo e seguito dalle varie annotazione relative a quel giorno: possono distinguersi alcune piu' frequenti come D MB e D AMB. In un solo caso l'annotazione e' esplicita: Atenoux. Le annotazioni si fanno piu' fitte nei due mesi intercalari, andando a occupare piu' righe. La sua impostazione corrisponde a un sistema lunisolare molto complesso, che presuppone una conoscenza secolare dei moti degli astri, come pure la capacita' di costruire modelli matematici che ne descrivano le regole. Segue, come dice Cesare a proposito della misurazione del tempo presso i Galli, un corso lunare e percio' ha solo 355 o 385 giorni, il che spiega perche' ci siano cinque anni: ogni 30 mesi si rendeva necessario l'inserimento di un mese intercalare (Sonnocingos), di cui bisognava tener conto, portando il computo dei giorni a 385. I mesi intercalari, sull'arco di 5 anni, erano quindi due: essi si inserivano all'inizio del lustro e a meta' del terzo anno. Grazie a esso ci sono pervenuti i nomi dei 12 mesi ordinari celtici, indicati per esteso o in abbreviazione all'inizio di ciascun periodo: Samonios, Dumannios, Riuros, Anagantios, Ogronios, Cutios, Giamonios, Simiuisonna, Equos, Elembiu, Aedrinios, Cantlos. Ci fornisce inoltre la sola menzione esplicita di una festivita' celtica, il trinox samoni (che cadeva nel mese di Samonios), equivalente alle tre notti di Samhain del calendario irlandese; il quindicesimo giorno del mese era chiamato Atenoux (col significato, forse, di ritorno al periodo buio), e divideva il mese in due quindicine, la prima chiara (segnata dal plenilunio) e la seconda scura (novilunio), di 14 o 15 giorni."
UNA TEORIA PERSONALE Qualche anno fa sono venuto a conoscenza dell'esistenza del Calendario di Coligny e del mistero del suo funzionamento. Non e' difficile imbattersi nel web in pagine dove si propongono possibili teorie sul suo funzionamento o sulla presunta reale funzione ma nessuna mi ha convinto per un motivo che ritengo fondamentale... se i Druidi 2000-3000 anni fa hanno creato un calendario che e' chiaramente lunare, allora deve in qualche modo rispettare le fasi lunari. E' su questa premessa che negli ultimi anni ho studiato il reperto e le limitate informazioni reperibili cercando di trovare il classico "bandalo della matassa"; alla fine sono riuscito a creare una mia personale interpretazione del funzionamento del calendario, un sistema semplice che rimette in linea il calendario rispettando le fasi e le stagioni anche a distanza di migliaia di anni.